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Beatrice Barbieri: costanza, birra e pancia piatta!

Posted byGianluca on 09.09.17

Tornare in forma dopo la gravidanza. Dedicare tempo a se stesse anche senza sottrarlo al bimbo. Vivere l’attività sportiva come un vero e proprio piacere. E, perfino, bere birra tutti i giorni riuscendo comunque a conservare la pancia piatta!

Quelli che a tante neo-mamme sembrano obiettivi irraggiungibili, o addirittura sogni, lei è capace di trasformarli in realtà.

Il personaggio del mese di Babyrun è Beatrice Barbieri: la RunningMama del web.

Trentacinque anni, blogger, personal trainer ed istruttrice fitness, Beatrice è mamma di Giovanni, 5 anni, ed è una delle nuove testimonial nazionali del Babyrun Project: il progetto nato per la diffusione in Italia dello stroller moving.

E d’altra parte, con il passeggino o senza, Beatrice – carica travolgente e un delizioso accento emiliano che ne tradisce le origini – davvero non si ferma un istante: dalle uscite di running all’alba, ai video-tutorial di allenamento per le tantissime mamme che la seguono, agli articoli postati sul suo sito e rilanciati sulla sua visitatissima pagina Facebook.

Curiosi di conoscerla meglio? Non vi resta che leggere l’intervista esclusiva che Beatrice ha rilasciato a Babyrun.it.

Quand’è che Beatrice Barbieri si è trasformata in RunningMama?

Ho iniziato a fare sport a 20 anni. Studiavo all’Università. Avevo un fidanzato splendido, ma mi sentivo incompleta. Mi mancava qualcosa di personale. Uno sfogo, una passione mia e solo mia.

Mi sono iscritta in palestra a settembre e il gennaio successivo avevo già 2 brevetti per insegnare corsi fitness. Da allora non ho mai più accantonato lo sport.

Ho continuato quasi a pieno ritmo anche in gravidanza, senza mai saltare nemmeno un giorno. E anzi, devo dire che la gravidanza mi ha fatto entrare più a contattato col mio corpo e mi ha permesso di capire e superare molti limiti.

Non parliamo poi del post parto: ho ricominciato dopo 20 giorni dal cesareo con la bike. E ho capito che gli unici limiti che abbiamo sono le nostre paure. Paura di consumarci, di non arrivare fino a sera con le energie, di stare male… Ma il corpo, se la mente lo sorregge, ce la fa sempre.

Lo sport è sempre stato ed è tuttora il mio alleato più grande per affrontare la vita, le sue sfide, le paure, i problemi e le gioie. Mentre corro arrivano i pensieri. Da soli. Le illuminazioni. La forza.

E Le idee, come quella di “aprire” un blog! Ero in un momento buio. Il matrimonio era in crisi. Avevo bisogno di un’ulteriore valvola di sfogo.

Dovevo parlare. Raccontare. Far uscire la mia esperienza. Le mie emozioni. Era una cosa che dovevo fare per me stessa. Per capirmi. Per mettere insieme i pezzi. Quindi ho iniziato a scrivere. Per gioco. Ma si sa che ciò che nasce per gioco, diventa passione ed evolve…

Ora i tuoi post sono sempre seguitissimi: chi è il tuo pubblico e che cosa c’è dietro al tuo successo?

I miei post sono sempre ben accolti, è vero. Sono seguiti da normalissime mamme o zie o “ragazze” come me, che hanno voglia e bisogno di ritagliarsi spazi tutti per sé. Hanno il desiderio di rinascere e di ritrovare la donna che è in loro, un po’ sepolta sotto altri ruoli: mamma, moglie, lavoratrice, casalinga… Ma noi nasciamo in primis donne. E come tali dobbiamo preservarci.

Il mio blog si chiama RunningMama proprio perché la vera corsa che ogni giorno ognuna di noi fa, è per coniugare lavoro, figli, casa, spesa, commissioni… E per riuscire anche ad avere mezz’ora per se stessa. Così arriva il momento in cui la RunningMama si trasforma in Runner, allaccia le scarpe da corsa, e si sfoga!

Le donne si identificano molto in questa figura, infatti mi scrivono da tutte le parti di Italia e anche dall’estero per chiedermi dove io trovi tempo, spazio ed energia per fare tutto. E poi vogliono informazioni, dritte consigli su come migliorare la loro performance e il loro corpo.

Nei tuoi tutorial parli spesso di “costanza”: perché?

Costanza… che bella parola! Ho imparato l’arte della costanza tramite lo sport. Se fai le cose necessarie, utili e giuste ogni giorno, senza mai adagiarti, senza mai tirare i remi in barca sentendoti già arrivata, allora il successo è assicurato in ogni campo e settore della vita: amore, figli, lavoro…

Amo mio figlio dal primo giorno e gli dò ciò che gli serve per crescere e sentirsi amato ogni giorno. E ho un bambino felice e sereno. La stessa cosa vale per il corpo. Gli dò ciò che gli serve ogni giorno: giusto cibo e movimento. Ho un corpo sano e attivo. Il mio lavoro: mi dedico alle mie ragazze con amore e passione ogni giorno, ascoltandole, consigliandole, incoraggiandole.  Sto creando una bella squadra. La costanza subito può essere faticosa. Dopo diviene normalità!

Oramai anche le mie ragazze hanno capito quanto conti essere costanti. E lo sono. Quando si inizia un percorso che porta reale benessere, è difficile abbandonarlo.

Sei in formissima, ti alleni tutti i giorni, pratichi e proponi esercizi anche impegnativi, tieni un’alimentazione equilibrata: non c’è il rischio che la “mamma comune” ti veda come un modello irraggiungibile?

Non mi vedono come modello irraggiungibile perché le aiuto a raggiungermi. Parto da questo presupposto: se vedi qualcuno migliore di te in qualcosa, non invidiarlo ma segui il suo esempio. Ecco, io ribalto a loro questo concetto.

Le stimolo continuamente a fare, affinché provino sul loro corpo e vedano con i propri occhi che anche loro possono essere così! Non ho nulla in più di loro! I nostri corpi di base funzionano allo stesso modo, quindi tutte possiamo! Bisogna solo trovare la strada giusta per ciascuna. E spesso questa strada è fatta di cose semplici e fattibilissime: mangiare pulito, un allenamento di almeno mezz’ora al giorno e, ovviamente, costanza!

Direi che tutte possiamo se vogliamo!

Uno dei crucci delle neo-mamme già sportive (e a maggior ragione di quelle che non praticano sport) è: come conciliare l’attività fisica con i nuovi ritmi di vita e con la stanchezza da notti insonni? Tu che cosa rispondi?

Io non volevo rinunciare allo sport per nessun motivo al mondo perché non esiste motivo per farlo. Questa è stata la motivazione per superare un mio limite: anche io come tutte avevo paura di venire a meno al mio ruolo di madre.

Pensavo sarei stata troppo stanca se, dopo una notte insonne, fossi andata in palestra. Avevo paura di non farcela. Di non poter conciliare tutto. Invece, mi forzavo ad andare e ce la facevo! E vedendo che c’è la facevo, nonostante la nottataccia, il latte ogni ora, mio figlio da gestire da sola, beh: mi sentivo forte e potente! Ho sconfitto persino gli attacchi di ansia!

Dopo la gravidanza, ho ricominciato a praticare sport appena ho sentito di essere pronta fisicamente e psicologicamente. Per la precisione dopo 25 giorni dal parto. Allattavo. Lasciavo il mio piccolo Giovanni a mio padre, scappavo già vestita in palestra, facevo 50 minuti di bike, qualche esercizio e, senza nemmeno fare la doccia, tornavo a casa ad allattare!

Apro una parentesi: si può allattare e fare sport. Non passa l’acido lattico, non perdiamo il latte. Potrebbe accadere forse se fossimo atlete professioniste con ritmi di allenamento da vertigine, ma non nel nostro caso!

Oltre a quelle individuali, ci sono, però, anche tante attività sportive che le neo-mamme possono praticare con il bimbo in passeggino. Tra queste, che ruolo riveste lo stroller running?

Credo che lo stroller running rappresenti un’ancora di salvezza per le neo-mamme: quando nasce un figlio capita di sentirsi oppresse, schiave, chiuse, in trappola perché dobbiamo stare col bambino. Ci lasciamo risucchiare dai nostri doveri e non pensiamo che possiamo avere ancora una vita, interessi, un corpo curato. Ci sfugge che avremo anche il bambino sempre con noi, ma possiamo fare un’infinita varietà di cose se usciamo dagli stereotipi.

Mettiamo il bimbo nel passeggino e usciamo a fare una corsa! Via! Non ci azzardiamo a tanto? Va bene anche camminare a passo sostenuto!

Inoltre possiamo usare il passeggino per fare i nostri esercizi di tonificazione muscolare: indispensabili per ottenere un effettivo dimagrimento.

Il bimbo piange? Che pianga. Si abituerà presto e inizierà a rispettare il nostro tempo se vede che fin da subito saremo più serene e coccolose!

Anzi, se sapremo gestire bene la fase iniziale delle nostre uscite sportive con il bebè, gli trasmetteremo il messaggio che, anche se la mamma per un’oretta gli darà meno attenzioni per prendersi cura di se stessa, è sempre la mamma, e lo ama.

Il piccolo sentirà che, per amare lui, la mamma deve amare se stessa. E si creerà così un legame ancora più intimo, stretto, pulito e sincero. E soprattutto privo di rancore.

Però, i genitori che corrono con il passeggino, in Italia, sono ancora visti con curiosità, a volte con diffidenza: che cosa serve per colmare questo gap con i Paesi in cui questa pratica è più diffusa?

Noi italiani abbiamo la mentalità chiusa. Siamo ancora troppo schiacciati da ciò che possano pensare gli altri.

Affinché questa pratica possa essere più diffusa, basterebbe essere più sicuri di se stessi e sapere che si sta facendo una cosa buona per noi e per il bambino. Che magari tramite il nostro esempio non starà ore ed ora davanti alla tv ma, crescendo, preferirà guardare i paesaggi.

Dobbiamo smettere di farci fermare da: “Signora, suo figlio piange, non le sembra il caso di…”. Dobbiamo smettere di credere che siamo cattive madri se manteniamo le nostre passioni. Anzi, saremo esempi puliti e sinceri per i nostri bimbi.

Un mio amico corre con suo figlio le maratone anche in inverno. E il piccolo non si è mai, mai, mai ammalato.

Il Babyrun project mira a promuovere lo stroller running e più in generale lo stroller moving in Italia. Sarebbe stupendo averti tra i nostri testimonial nazionali: che ne pensi?

Ne sono onorata! Davvero mi sale un brivido forte. Voglio assolutamente abbracciare questo ruolo!

Voglio che l’arrivo di un figlio renda più bella, piena e varia la vita dei genitori a 360 gradi.

Dobbiamo a tutti i costi far sì che le mamme e i papà abbiano la possibilità di continuare ad essere chi erano da non genitori. Che possano ancora coltivare le loro passioni.

E il progetto Babyrun è un’opportunità unica e meravigliosa!

Grazie

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Category: Personaggio del mese, Running&Walking Tags: corsa con passeggino, runningmama, stroller fitness, stroller running, una mamma di corsa a...

Commenti

  1. Rosalba dice

    10 Settembre 2017 a 14:25

    Ciao,
    Sto per diventare mamma a ore o giorni.
    Mi potreste indicare il link di Beatrice Barbieri? Anch’io ho sempre praticato sport, tra cui corsa, e vorrei riprendere il prima possibile
    Grazie,
    Rosalba

    Rispondi
    • Gianluca dice

      10 Settembre 2017 a 14:38

      Ciao! Innanzitutto congratulazioni e in bocca al lupo per il parto! Beatrice è molto attiva sulla sua pagina Facebook, CLICCA QUI:
      Il suo sito internet è: http://www.runningmama.it/
      Se ci autorizzi, le diamo il tuo indirizzo e-mail, per un eventuale contatto personale!
      Complimenti per il tuo spirito: vedrai che anche grazie ai suoi consigli potrai riprendere al più presto a praticare running (sempre, ovviamente, dopo esserti consultata con il tuo medico e il tuo ginecologo, mi raccomando!!)
      Ciao!

      Rispondi

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